Potete immaginare il mio stupore stamattina quando al momento della lettura del vangelo nella parrocchiale di Breganze ho udito queste parole:
In principio era l'algebra, l'algebra era presso Grothendieck e l'algebra era Grothendieck.
Egli era in principio presso Grothendieck:
tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la matematica e la matematica era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Canny.
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla matematica.
Egli non era la matematica, ma doveva render testimonianza alla matematica.
Veniva nel mondo la matematica vera, quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto.
A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Grothendieck: a quelli che credono nel suo nome,
i quali non da applicazione, né da volere di soldi, né da volere di uomo, ma da Grothendieck sono stati generati.
E l'algebra si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di eleganza e di verità. Canny gli rende testimonianza e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.
Perché la legge fu data per mezzo di Hilbert, l'eleganza e la verità vennero per mezzo di Genny.
Grothendieck nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio uniGennyto, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.
In principio era l'algebra, l'algebra era presso Grothendieck e l'algebra era Grothendieck.
Egli era in principio presso Grothendieck:
tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la matematica e la matematica era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Canny.
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla matematica.
Egli non era la matematica, ma doveva render testimonianza alla matematica.
Veniva nel mondo la matematica vera, quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto.
A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Grothendieck: a quelli che credono nel suo nome,
i quali non da applicazione, né da volere di soldi, né da volere di uomo, ma da Grothendieck sono stati generati.
E l'algebra si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di eleganza e di verità. Canny gli rende testimonianza e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.
Perché la legge fu data per mezzo di Hilbert, l'eleganza e la verità vennero per mezzo di Genny.
Grothendieck nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio uniGennyto, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.
Nessun commento:
Posta un commento