venerdì 13 dicembre 2013

KTR capitolo 12

Ben Ghidon era avido di dettagli. Attaccato all'emettitore come un tifoso di calcio d'altri tempi alla radiolina, annotava tutti i dettagli.
"Il prossimo mercoledì ci sarà la partita di calcio amichevole tra Israele e Palestina. E' stato un evento fortemente voluto come uno dei primi segni di riappacificazione tra i due paesi. Noi dobbiamo approfittare di questo evento. Vestiti da terroristi arabi jihadisti posizioneremo una bomba sugli spalti e daremo il la ad una serie di violenze che distruggeranno le due comunità lasciando spazio libero al nuovo regno cristiano della Terra Santa!"
Le parole del signor G. echeggiavano minacciose dietro i vetri oscurati della grande "limousine". Ben Ghidon poteva ben immaginare lo sguardo incattivito del signor G come se fosse lì. L'avvocato Emmett Mutson si sfregava le mani.
Ben Ghidon cominciò a far funzionare il suo cervello, una potente macchina che connetteva fatti, operava deduzioni, analizzava dati. Mancavano pochi giorni e c'era bisogno di una pianificazione precisa delle azioni da svolgere per contrastare i piani maligni di quei fondamentalisti. Ben però era ottimista dato che aveva un'arma in più del suo nemico, anzi due: la presenza di un infiltrato nell'organizzazione criminale, il "fedele" Santos e la sua risolutezza. Tuttavia qualche dubbio cominciò ad abitare il suo pensiero. Come avrebbe potuto essere certo della fedeltà dello smidollato Pereira? Doveva fare qualcosa di concreto per garantirsi la sua completa obbedienza. Il suo piano prevedeva due o tre pasti al giorno gratuiti per l'infiltrato speciale, ma per quanto il gusto del Santos era facilmente appagabile, non c'era certezza aldilà di ogni dubbio che la cucina di Ben potesse soddisfare quei pur bassissimi criteri minimi. Era certo che c'era bisogno di un aiuto. Fu allora che a Ben venne in mente il suo vecchio amico di studi Jovann'Eli, esperto di cucina e di matematica applicata alla risoluzione dei crimini. In men che non si dica lo chiamò e gli propose di dargli una mano. In cambio gli offrì carta bianca, un budget illimitato per gli ingredienti e la possibilità di partecipare al suo fianco alla risoluzione del caso. Fu così che quando il bonaccione compagno di studi accettò, il nostro Kosher Texas Ranger, aveva oltre al suo informatore, pure un amorevole e premuroso Watson.

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